ROCCAPIEMONTE. INCONTRO DELLA MINORANZA SUL PIANO URBANISTICO COMUNALE

Il Gruppo Consiliare Rocca Futura Pd ha promosso un incontro durante il quale illustrerà al paese il piano regolatore che l’amministrazione Pagano si appresta ad approvare.
«Dopo oltre 40 anni il Comune di Roccapiemonte si avvia ad avere un nuovo Puc, – affermano i consiglieri di minoranza Luisa Trezza, Pina Polichetti e Giovanni Adinolfi -, ci aspettavamo che questo importante e strategico strumento di sviluppo prevedesse più futuro per tutti e meno interessi economici per pochi,ma ci sbagliavamo.Ci aspettavamo, inoltre, che la proposta di Piano Regolatore approvata in giunta lo scorso 7 dicembre venisse condivisa o se non altro illustrata e discussa con la popolazione, che ancora una volta subisce scelte politiche delle quali, probabilmente, verrà a conoscenza solo all’atto della realizzazione, quando ormai sarà troppo tardi per dire la propria.

Venerdì 17 marzo alle ore 18.00, nel corso dell’incontro pubblico che si terrà nei locali del circolo Pd di corso Mario Pagano, cercheremo di illustrare il nuovo Piano messo a punto dall’amministrazione Pagano. Iniziamo col dire che la proposta di Puc contiene scelte che non condividiamo-continuano i consiglieri del Gruppo Rocca Futura Pd – non è possibile continuare ad aggredire la fascia pedemontana del nostro paese, vanificando così l’ opportunità di creare la tanto declamata “Porta del Parco” che consentirebbe a Roccapiemonte di entrare a far parte del Parco Diecimare. Altri migliaia di metri cubo di cemento saranno gettati ai piedi del Monte Caruso che degrada fino all’abitato di via della Libertà. Altri mostri di cemento in un’area già fortemente antropizzata e compromessa, divenuta invivibile a causa di traffico, inquinamento e con un pesante rischio idrogeologico incombente.
Il paese non ha bisogno, almeno non in quei luoghi-sottolineano Luisa Trezza, Pina Polichetti e Giovanni Adinolfi-di altre costruzioni invasive, non siamo contro gli imprenditori nè contro lo sviluppo economico della nostra città,per questo chiediamo che i diritti edificatori concessi ai piedi della montagna vengano trasferiti in altre zone del paese. Un’altra area che ci preoccupa è quella contraddistinta come “Zone F”, zone in cui pochi potranno fare tutto, a discapito, ancora una volta, dell’interesse collettivo.
Sempre in questa zona, soggetta a forte rischio idraulico, forse non pienamente conscienti e consapevoli di quanto avvenuto in località San Potito, alla Casa di Riposo invasa dalle acque del torrente Solofrana meno di 5 mesi fa – continuano i rappresentanti del gruppo Rocca Futura Pd – i redattori del PUC hanno inserito anche la possibilità di realizzare nuove strutture per erogare servizi socio-sanitari.
Ciò che non vediamo, in questo Puc, è invece uno sviluppo socio economico che interessi l’intero territorio comunale in maniera imparziale e secondo linee eco-compatibili con i bisogni della popolazione. Un’occasione mancata, anche se, ci auguriamo, che con la fase delle osservazioni, l’amministrazione possa ravvedersi su alcune scelte»-concludono Trezza, Polichetti e Adinolfi.