SALERNO. DOMANI APRE LA CASA DI POTERE AL POPOLO

Dovevamo fare tutt’al contrario, unire ciò che era stato disgregato, ripartire dai bisogni concreti per ridare potere al popolo, costruire spazi di condivisione e di solidarietà all’interno dei quali abbattere muri e creare coscienza popolare.

Uno spazio fisico che appartenesse a tutte e tutti quelli che l’avrebbero attraversato con i propri sogni, bisogni, passioni e potenzialità. Uno luogo dove sessismo, razzismo e ogni forma di discriminazione e disuguaglianza non sono accettabili e accettati. E’ quanto scrivono in un comunicato stampa i responsabili salernitani di Potere al Popolo.

Questa è l’idea di “casa del popolo” che abbiamo in mente e che domani presenteremo ufficialmente ai militanti e simpatizzanti di Potere al Popolo – Salerno, ma soprattutto a tutti coloro i quali sono vittime di un sistema che crea precarietà esistenziale e lavorativa, uccide e sfrutta, pone le disuguaglianze come condizione naturale. Insomma soprattutto agli ultimi che vogliamo rappresentare.

Per questo abbiamo scelto di iniziare da Fratte, un quartiere popolare della città di Salerno.

A poche centinaia di metri da “il centro commerciale le cotoniere”, l’ennesimo eco mostro frutto della collusione tra malavita e politica. Vicinissima alla fonderia pisano, un’industria che, nell’arroganza della proprietà Pisano e nell’immobilismo della politica, ha avvelenato una popolazione e ha costretto moltissimi a scegliere tra il diritto il lavoro e quello alla salute (tra il pane e la morte come scrive Renato Curcio in una sua opera sulla questione amianto). Nei pressi di quartieri popolari dove l’esistenza è un terno al lotto e chi dovrebbe migliorare la condizione di una popolazione è totalmente assente. In una zona dove la guerra tra poveri e la paura per il diverso divengono lo specchio di mancanza di politiche sociali e di presenza da parte di chi fa proclami di cambiamento.

Dopo Nocera, Cava de’ Tirreni e Buccino domani apriamo la quarta casa del popolo.

Ognuno secondo le sue possibilità, a ciascuno secondo i propri bisogni. Alimentando quelle gocce che insieme divengono maree e tempeste di cambiamento reale.