SALERNO. MIMMO DE MAIO CONTRO IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI

“Dopo anni ed anni di assordante silenzio e di vuoto assoluto sui temi della trasformazione urbana, del PUC, delle opere pubbliche e delle reali problematiche per l’esercizio della professione, A POCO PIÙ DI UN MESE DALLA SCADENZA ELETTORALE PER LE AMMINISTRATIVE, il Presidente si esibisce in una farneticante intervista giornalistica che nemmeno uno studente del primo anno di architettura, onesto intellettualmente, avrebbe avuto il coraggio di sottoscrivere.”
Lo scrive l’assessore comunale all’Urbanistica del Comune di Salerno Mimmo De Maio. 

Nel pieno rispetto del confronto anche più critico che un amministratore deve avere, ed io ce l’ho, colpisce il “garbo istituzionale” e la “ricchezza di contenuti” che contraddistingue la performance giornalistica.
Mi permetterà, il Presidente, un sussurato consiglio:
L’ORDINE È L’ORDINE.
LA COMPETIZIONE ELETTORALE È LA COMPETIZIONE ELETTORALE.
Basta un minimo di onesto sforzo intellettuale per coglierne la differenza, soprattutto nell’interesse dell’intera categoria degli architetti salernitani ai quali va il mio più sincero ed immutato sentimento di stima.