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SANITA’. DE LUCA A MUSO DURO CONTRO L’ASL DI SALERNO: “BASTA CLIENTELE POLITICHE”

Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha tenuto stamani una conferenza stampa dedicata alla situazione della sanità in Campania ed in particolare in provincia di Salerno. “Cominciamo con l’iniziativa di stamani una mobilitazione in vista dell’elaborazione dell’Atto Aziendale. Viviamo una situazione di gravissima incertezza per quanto riguarda la sanità in Campania ed in particolare in provincia di Salerno come testimoniano le vicende degli ospedali di Scafati, Agropoli, Roccadaspide, Oliveto Citra.

 

Questa incertezza ha ripercussioni sul numero abnorme di ricoveri fuori provincia che superano il venticinque per cento di mobilità passiva. Soffrono le strutture d’emergenza. Soffre l’Ospedale di San Leonardo che sta vivendo l’iter per accogliere la funzione universitaria e nel quale sono stati inglobati – senza trasferimenti adeguati – altri servizi e funzioni da ospedali della provincia. Inoltre ci muoviamo in un quadro di riferimento che penalizza fortemente la Campania nel riparto ( che ha tra i criteri l’anzianità dei residenti) delle risorse del Fondo Sanitario. Inoltre registriamo fenomeni di pura clientela politica nelle scelte per le direzioni spesso svincolate da ogni valutazioni di merito e professionalità. In particolare l’Asl di Salerno ha come consulenti un numero cospicuo di ex assessori provinciali che prima tornano a casa meglio è, visto che anche le campagne elettorali sono finite”. A fronte di questa situazione il Sindaco Vincenzo De Luca ha elencato una serie di punti di proposta ed iniziativa istituzionale. “Chiediamo che: la bozza di Atto Aziendale sia sottoposta alla valutazione e recepisca gli elementi d’indirizzo della Conferenza dei Sindaci, delle organizzazioni sindacali, dei medici; il Consiglio Regionale della Campania dedichi una seduta monotematica all’Atto Aziendale fornendo le proprie indicazioni programmatiche al servizio della popolazione”. “Tale documento deve esser ispirato – ha ulteriormente precisato Vincenzo De Luca – ad una serie di chiare linee guida. Privilegiare la medicina sul territorio e sui distretti facendo da filtro alle richieste presso le strutture ospedaliere; temiamo che da questo punto di vista vi sia un orientamento contrario. Garantire a tutti i cittadini della provincia di Salerno lo stesso livello di assistenza medica e socio-sanitaria per cui – fino ad una nuova organizzazione del 118 – nessun ospedale può esser chiuso. Lavorare ad una seria e costruttiva integrazione tra il pubblico ed il privato-convenzionato. Dar vita al Dipartimento integrato dell’emergenza”. “A questo punto la situazione è drammatica. La gente non riesce più a curarsi e bisogna fare le persone serie perché i balletti clientelari si scaricano sulla povera gente. La situazione dell’assistenza socio-sanitaria è drammatica. Le famiglie con handicappati e disagiati mentali sono angosciate e le strutture sono al collasso nonostante il sacrificio dei dipendenti e dirigenti. Da giugno rischiamo di non poter garantire più nulla. Per la salute e la sanità delle nostra popolazioni siamo pronti a sottoscrivere accordi bipartisan, il massimo della responsabilità per garantire un servizio efficiente”. Hanno partecipato all’incontro numerosi operatori del settore, esponenti istituzionali, sindacati, medici e responsabili di strutture socio-riabilitative. Presenti tra gli altri il consigliere regionale Gianfranco Valiante, il Sindaco di Agropoli Franco Alfieri che ha illustrato la battaglia istituzionale in atto per la difesa dell’ospedale cilentano, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno che ha rimarcato le gravi responsabilità della Regione Campania responsabile di scaricare sui Comuni – senza le necessarie risorse – tutto il peso dell’assistenza socio-sanitaria con conseguenze gravissime per le famiglie e gli assistiti in settori come il disagio mentale e l’handicap. PIETRO ANTONACCHIO (CISL): “Condividendo le posizioni espresse dal sindaco De Luca sull?assenza di programmazione sanitaria in provincia che ormai si perpetua da oltre tre anni e condividendo le priorità ed i punti chiave espressi dal primo cittadino di Salerno tali da non poter essere assolutamente trascurati e procrastinati, anche alla luce dei richiami che questa Organizzazione Sindacale CISL FP ripete da ormai troppo tempo quali punti di snodo per affrontare i cambiamenti necessari per interpretare il presente: 1.potenziamento della medicina territoriale e dei distretti sanitari quali principali strutture di riferimento anche al fine di evitare un orientamento opposto; 2.uniformità e omogeneità di trattamento e delle prestazioni siano esse sanitarie che socio assistenziali; 3.integrazione pubblico/privato nella complessa filiera dei servizi sanitari e sociali; 4.garanzia del diritto alle prestazioni sanitarie e sociali su tutto il territorio a tutela dei diritti fondamentali sanciti dalla costituzione . Purtroppo, a nostro avviso, è ormai giunto il momento della concretezza ponendo anche un argine agli sfogatoi continui che ormai sono diventati attitudini comportamentali di chi pensa di aver un ruolo solo nel denunciare, ma nel contempo, sfuggendo continuativamente alle responsabilità di partecipazione e conseguenti decisioni. In tal senso occorre aiutare quanti, Direttore Generale della Asl Salerno in testa, si vogliono adoperare concretamente in un processo di razionalizzazione del sistema sanitario provinciale, scevri da campanilismi populistici che sono in netto contrasto con gli obblighi del necessario ed improcrastinabile riordino di tutto il comparto. Poiché sono note le determinazioni del sindaco di Salerno nel perseguire le istanze del territorio a partire dai reali ed effettivi bisogni dei cittadini, si propone che egli stesso diventasse promotore, unitamente alle Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie provinciali, per organizzare un tavolo di confronto allargato a tutti gli attori chiamati ad avere l?onore e l?onere di vivere sul nostro territorio. L?occasione del confronto potrebbe essere la stesura partecipata degli atti aziendali, di ASL e Azienda Universitaria Ospedaliera, quale momento di partecipazione diretta degli attori interessati alla riorganizzazione trasparente della sanità provinciale tenendo conto solo degli effettivi bisogni della cittadinanza”.

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