Vincoli, vincoli ed ancora vincoli. Ormai, a Salerno, non c’è opera pubblica o privata sulla quale, prima o dopo, non arrivi l’ipotesi dell’esistenza di un vincolo che, nei fatti, rallenta o blocca l’avvio dei lavori. E domani, nel frattempo, ci sarà la decisione del Consiglio di Stato sulla vicenda CRESCENT. Intanto il consigliere comunale ROBERTO CELANO chiede chiarimenti sulla esistenza di un vincolo che riguarda un’area del centro di Salerno.
Il sottoscritto Consigliere Comunale Roberto Celano, del Gruppo PDL
PREMESSO:
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Che da una nota pubblicata su un noto quotidiano locale a firma del Presidente Regionale di Italia Nostra e di un esponente dei Figli delle Chiancarelle, si evince che l’intera area compresa tra il Teatro Verdi e palazzo Natella sarebbe già vincolata, peraltro con una stringente normativa d’uso che consentirebbe soltanto interventi di manutenzione;
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Che dalla suddetta nota si evincerebbe, altresì, che le aiuole che contornano il Verdi, unitamente a tutti gli immobili compresi nell’area tutelata, sarebbero intangibili in quanto, sin dal 2000, ne sarebbe stato riconosciuto l’importante interesse storico e culturale, in virtù di un vincolo voluto dal Sovrintendente Ruggero Martines;
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Che il perimetro in cui è attivo il decreto di vincolo sarebbe chiaramente circoscritto ed individuato dalla nota “tavola dei vincoli”, che ha già causato disguidi e polemiche relativamente alla realizzazione dei box auto di piazza Cavour;
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Che i decreti di vincolo vengono normalmente notificati con tempestività alle Amministrazioni Comunali, non potendo, in tal caso, l’Amministrazione Comunale di Salerno non conoscere quanto disposto nel 2000 dal Sovrintendente Martines;
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Che se tutto ciò risponde al vero, il ristorante proposto dai “Feudi di San Gregorio” non potrebbe essere giammai realizzato nell’area individuata, essendoci un vincolo non superabile da qualsivoglia parere.
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TANTO PREMESSO
CHIEDE PER SAPERE:
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Se risponde al vero quanto evidenziato dalle citate associazioni, ossia che sin dal 2000 sull’area interessata dalla realizzazione di un ristorante “privato” vi sarebbe un vincolo assolutamente “stringente” voluto dal Sovrintendente Ruggero Martines;
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Se il suddetto decreto di vincolo del 2000 sia stato notificato, come normalmente avviene, all’Amministrazione Comunale di Salerno;
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Se per l’iter procedurale inutilmente avviato (se dovesse rispondere al vero quanto evidenziato da Italia Nostra e da I Figli delle Chiancarelle) e già portato all’attenzione del Consiglio Comunale, sono state già sostenute spese di qualsivoglia genere;
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A quanto ammontano le spese eventualmente sostenute per dare avvio alla contestata procedura;
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Chi sarà chiamato a sostenere, se dovessero rispondere al vero i succitati rilievi, costi eventualmente sostenuti per dare avvio all’iter procedurale, atteso che apparirebbe inverosimile che la comunità potesse essere chiamata a pagare spese che non si sarebbero dovute mai nemmeno impegnare in caso di maggiore diligenza da parte dell’Amministrazione Comunale.
Cordiali saluti.