Ci sono due vicende che sono emblematiche di come, in Provincia di Salerno, la gestione della “cosa pubblica” sia nelle mani di persone inesperte e che, solo per un proprio tornaconto di immagine, dimenticano che le cose semplici, spesso, sono quelle piu’ efficaci. Forse non regalano le “prime pagine” o le “aperture dei tg”, ma sono le scelte collegate al buon senso. I fatti a cui ci riferiamo sono quelli che riguardano il CSTP e l’AEROPORTO DI SALERNO.
CONSORZIO TRASPORTI PUBBLICI SALERNITANI – Dopo un anno di crisi, dopo 12 mesi di paure e di timori, di disagi per gli utenti e problemi per i dipendenti si è tornati alla soluzione piu’ semplice: ricapitalizzare e ripianare i debiti. Enti e comuni soci del Consorzio ci hanno impiegato esattamente un anno per giungere ad una decisione che, dall’inizio della crisi, era stata indicata come la piu’ naturale e logica. Certo, nel corso di un anno, tra proposte “indecenti” e spesso “inattuabili per legge”, qualcuno ha avuto una visibilità che nessuno gli avrebbe garantito, ma oggi la scelta di ricapitalizzare gli torna in faccia come un boomerang. Chi voleva rottamare il CSTP, insomma, è stato a sua volta rottamato. E le prossime settimane confermeranno questa nostra considerazione.
AEROPORTO DI SALERNO – Rottamato in fretta e furia, oggi, l’ex Presidente del Consorzio AUGUSTO STRIANESE potrebbe tranquillamente uscire in pubblico e dire: “GESAC è l’unica soluzione, ve lo avevo detto io”. Ed, invece, la sua indicazione, che la cronaca di questi giorni ci dice essere giusta, fu bocciata da tutti, perchè troppo vicina alle posizioni politiche di Napoli e degli amministratori napoletani. La storia sta dimostrando l’esatto contrario: qualcuno perderà una poltrona ma almeno, grazie all’accordo tra Pontecagnano e Capodichino, il Costa d’Amalfi diventerà un aeroporto con la A MAIUSCOLA, dove si vola per davvero, non solo con i piccoli aerei privati.