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BELLIZZI, L’OPPOSIZIONE DISERTA IL CONSIGLIO COMUNALE. MADDALO: “VOLPE IN STATO DI CONFUSIONE TOTALE”

Il Gruppo consiliare “Insieme per la Bellizzi che Vogliamo” non parteciperà al prossimo consiglio comunale, convocato il 18/02/15 per ripianare i debiti di “Cooperazone e Sviluppo” perchè a breve si deve pronunciare il Tar di Salerno sulla legittimità della nuova società “Cooperazione e Rinascita”.
Ci sono tutti motivi per gli annullamento degli atti che renderebbe nulla qualsiasi decisone del consiglio, quindi continuare a deliberare meri atti di indirizzo è solo una “farsa”.
Senza contare il fatto che nel bilancio non vi sono risorse da destinare ai debiti di “Cooperazione e Rinascita” visto che i Commissari ad acta (Cavalcavia via Copernico, espropri alloggi Iacp Futura via Caserta) stanno consumando tutto il bilancio comunale.
Di conseguenza quello che è stato messo in porto in questi mesi dall’attuale amministrazione comunale resta solo fumo negli occhi ai pochi adepti interessati per tenerli buoni.
Il Gruppo di minoranza è disponibile a votare atti che servono alla città e danno servizi ai cittadini, non certo atti studiati su misura e in maniera clientelare per pochi soggetti.
Questo e altro si evince nella lettera del Gruppo “Insieme” protocollata presso l’Ente, in cui si annuncia la non partecipazione al Consiglio comunale in modo chiaro e deciso.
Sulla questione giunge un’ulteriore critica da uno dei consiglieri del movimento civico, il dott. Angelo Maddalo che dichiara: “sono davvero nella confusione totale, continuano con le illegittimità nonostante sanno di commettere errori ma purtroppo sono costretti evidentemente a subire gli ordini di un solo uomo al comando, tanto che continuavano a produrre atti senza aver rinnovato il decreto dirigenziale per gli affari generali all’attuale segretaria Comunale facendola operare per un mese e mezzo in regime di “prorogatio”, siamo statati noi a sollevare la questione nell’ultimo consiglio comunale e addirittura hanno rinnovato il decreto in questione l’ultimo giorno utile e di Domenica, segno di superficialità e lassismo amministrativo.