Aniello Salzano

CRISI DELL’UDC, LA LETTERA DI ANIELLO SALZANO

Aniello SalzanoCaro direttore, ho letto quanto da te scritto sulla “fuga dall’UdC” che si starebbe verificando in provincia di Salerno e francamente debbo dirti che le cose non stanno proprio così.
Il mio partito soffre degli stessi problemi che in questo momento affliggono tutti gli altri. Però qui da noi è in atto uno sforzo congiunto di tutte le sue componenti interne per dargli un futuro, una riorganizzazione con la ricerca di radicamento sul territorio. Soprattutto dopo il congresso provinciale del mese di marzo che, come sai, non mi ha però soddisfatto per le modalità con cui è stato celebrato.
Questo non ho avuto timore di dirlo forte e chiaro durante il dibattito congressuale. Dopodiché mi sono messo al lavoro per dare il mio consueto contributo per la crescita e l’affermazione dell’UdC. So che la politica è in crisi, così come lo sono i partiti.
So che le spinte qualunquiste potrebbero prevalere e rappresentare un pericolo per la democrazia: però so anche che se muoiono i partiti muore la democrazia.
Perciò non mi arrendo, né mi faccio prendere dallo sconforto e semmai cambio casacca.
Le ragioni che mi legano all’UdC, alla sua storia, ai suoi valori sono talmente forti e radicati in me che difficilmente mi farò sopraffare dalla tentazione della diserzione.
Nel tuo pezzo accenni anche all’accusa che viene rivolta alla linea politica “ondivaga” del mio partito.
Casini da anni dice e ripete che non condivide questo bipolarismo muscolare e litigioso, che il sistema elettorale va cambiato e che soprattutto si deve puntare all’unità dei moderati. Dice anche che oggi più che mai non servono le polemiche e gli argomenti che non hanno attinenza con i problemi della gente: servono programmi credibili affidati a politici credibili. Continuare ad accusare l’UdC di ricercare una politica di galleggiamento è semplicemente pretestuoso.
L’UdC, per parlare di noi, in Campania ha fatto accordi di programma e terrà fede agli impegni sottoscritti fino a quando essi saranno rispettati dai partiti e dai suoi esponenti istituzionali.
La risposta migliore l’ha data qualche giorno fa proprio il Presidente Caldoro, al quale va dato atto di concretezza e di lungimiranza politica e amministrativa. Ha dichiarato che i partiti hanno il compito di lavorare per dare risposte ai problemi dei cittadini e che “devono misurarsi sulla capacità di parlare nel loro interesse.
Devo dire che ultimamente noto una certa resistenza a mettersi in gioco su questi fattori e si tende, invece, a discutere di altro, di argomenti che non hanno nessuna rilevanza se non utile per fare polemica interna.”

Cordiali saluti Aniello Salzano

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