“La versione più credibile è quella della responsabilità dell’aeronautica francese, con la complicità degli americani e di chi partecipò alla guerra aerea nei nostri cieli la sera di quel 27 giugno”. In un’intervista esclusiva al quotidiano “La Repubblica” in edicola oggi Giuliano Amato – già presidente del Consiglio nel 1992-’93 – ha parlato della strage di Ustica del 27 giugno 1980 in cui morirono 81 persone spiegando che il Dc9 dell’Itavia fu abbattuto da un missile francese. “Si voleva fare la pelle a Gheddafi, in volo su un Mig della sua aviazione – ha proseguito – e il piano prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, con molti aerei in azione, nel corso della quale sarebbe dovuto partire un missile contro il leader libico: l’esercitazione era una messa in scena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come incidente involontario”.