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ITALIA PUNITA PER I RITARDI NEI PAGAMENTI ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

La procedura d’infrazione contro l’Italia decisa oggi a Bruxelles è una notizia annunciata, l’atto conclusivo al termine di un percorso poco virtuoso del nostro Paese sul fronte dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione”. Così Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia, sulla procedura d’infrazione aperta nei confronti dell’Italia per violazione della direttiva 2011/7 che impone il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese entro un termine massimo di 60 giorni.

 

Il Vicepresidente Tajani – continua Patriciello – ha sollecitato più volte il governo italiano ad applicare correttamente e tempestivamente la normativa comunitaria e porre fine così ad una situazione francamente insostenibile. L’esecutivo si dia una mossa: le nostre imprese non possono attendere oltre. Credo infatti che il protrarsi di un simile comportamento, oltre a rappresentare un danno d’immagine considerevole per il nostro Paese alla vigilia del semestre italiano di Presidenza UE, rappresenterebbe un danno incalcolabile per l’economia della Campania già duramente provata dalla grave crisi degli ultimi anni ed in uno stato di estrema difficoltà, così come certificato dal rapporto di Bankitalia pubblicato nei giorni scorsi. La pubblica amministrazione italiana, ad oggi, paga le imprese in media entro non meno di 180 giorni, regalando il triste primato all’Italia di peggior pagatore d’Europa. È necessario dunque – conclude l’eurodeputato forzista – applicare rigidamente la direttiva UE per sbloccare i pagamenti e dare respiro alle nostre aziende, finora lasciate sole ad affrontare le lungaggini e le storture della nostra burocrazia”.

 

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