REGIONALI 2020. ANTONIETTA CORAGGIO (FORZA ITALIA): “RIPENSIAMO ALL’URBANISTICA DELLE NOSTRE CITTA'”

“La mia discesa in campo in queste elezioni regionali che, di certo, saranno ricordate per essere le prime post- covid, nasce, fuor di dubbio, dal valore aggiunto che ho sempre ritenuto di dare al mio impegno politico. Non posso che ringraziare quanti, finora, mi hanno sostenuto nelle battaglie fatte e quanti mi sosterranno in quelle ancora da combattere per affermare e dare concretezza alle idee di un nuovo centro destra, capace di catalizzare le energie positive di questa regione in modo da ridarle slancio e riportarla ai livelli di eccellenza che merita.
Oggi il nostro paese, la nostra regione, in particolare, attraversa un momento non facile. La pandemia ha cambiato le esistenze delle persone e i ritmi quotidiani di vita, rendendoci consapevoli di come la nostra società per quanto sia evoluta sia altrettanto fragile ed esposta a forze ed agenti non sempre controllabili.” Lo annuncia Antonietta Coraggio, candidata al consiglio regionale nella lista di Forza Italia.
“Tutto questo insegna che, ormai, è sempre più stretto ed inscindibile il rapporto politica-esistenza, che qualcuno ama definire biopolitica. In pratica la tutela della vita, l’elevazione degli standard di qualità, la protezione delle fasce deboli della popolazione si riflettono sull’azione politica in modo da spostarne obiettivi e priorità, dalle classiche categorie della democrazia, uguaglianza e libertà a quelle di nuovo conio della garanzia di adeguati servizi pubblici, primo fra tutti quello sanitario, dello sviluppo sostenibile del territorio e di un suo governo improntato al rispetto dell’ambiente e valorizzazione degli spazi urbani.
Difatti ritengo che dalle dolorose esperienze di questi mesi si possa trarre un importante insegnamento, nella misura in cui si comprenda che occorre ripensare all’urbanizzazione, recuperando, come fatto nella mia città, spazi aperti di cui i cittadini possano riappropriarsi in sicurezza, ovvero valorizzando le aree ad alto pregio naturalistico e paesaggistico, anche con una revisione complessiva dei piani paesaggistici esistenti. La ratio deve essere quella di fare dei vincoli un’opportunità di sviluppo, con lo strumento della valorizzazione e della riqualificazione di aree degradate o abbandonate.
La Campania ha la grande fortuna di possedere alcuni dei litorali più belli dell’intero Paese ed è un peccato che ci si ricordi del suo valore solo in particolari occasioni con politiche spot e senza una adeguata programmazione, tarata sull’obiettivo della difesa delle coste dall’erosione o dalla cementificazione selvaggia. Gli interventi della politica sui territori, tanto costieri che dell’entroterra, devono seguire logiche diverse da quelle emergenziali o di colore politico, devono ricollegarsi, ancora una volta, fa bene ripeterlo, alla vita delle persone che su di essi trascorrono la propria esistenza, recependone bisogni, esigenze e opportunità di sviluppo.
Come non tener conto della necessità di superare con politiche di ben altro spessore, rispetto alle attuali, lo squilibrio demografico cui assistiamo con aree montane abbandonate in favore di grossi centri in cui la qualità della vita ne risente non poco. Ancora una volta la partita dei servizi pubblici (sanità, comunicazioni, trasporti) diventa strategica.
Del resto convinta, come sono, della necessita di un rinnovato pensiero panurbanistico, ritengo che se non la totalità, certamente gran parte, della nostra esistenza sia influenzata e guidata dallo sviluppo urbanistico, in pratica il governo del territorio non è, per me come per altri, semplice zonizzazione o destinazione delle aree, ma piuttosto scelte di specifiche forme di socialità, risposta ad esigenze di integrazione e crescita dei livelli di sicurezza urbana.
L’osservatorio privilegiato di amministratore pubblico e di operatore mi ha finora offerto la possibilità di sviluppare una visione globale delle problematiche che il ciclo di una qualsiasi politica pubblica affront dalla formulazione, alla implementazione, alla verifica ed al risultato finale, ognuna d queste tappe richiede impegno, motivazione e dedizione, ma soprattutto l’intima fiducia di riuscire a cambiare il volto di una delle più belle regioni italiane.”