CARI SINDACI ED ORA SONO CAVOLI VOSTRI: TRA DPCM E ORDINANZE, LA GENTE SE LA PRENDERA’ CON VOI

Poveri Sindaci: in prima linea dal mese di Marzo, impegnati a fare i tracciamenti dei contagiati, poi a redigere le graduatorie per la distribuzione dei beni alimentati, immersi nella manutenzione straordinaria delle scuole, oggi pronti a fronteggiare la protesta di commercianti, ristoratori, baristi, titolari di palestre e di centri scommessi. Eh si, perchè alla fine i Dpcm di Roma e le Ordinanze di Napoli, producono i loro effetti devastanti sui territori dei singoli comuni e la prima autorità con la quale i cittadini e gli imprenditori si possono confrontare sono proprio loro, i poveri sindaci.

Cari Sindaci, ancora una volta saranno cavoli vostri. Ancora una volta vi troverete dinanzi al comune la disperazione di persone che, nell’arco di 48 ore, hanno visto stravolta una vita di progetti. Nelle prossime settimane il vostro cellulare squillerà in continuazione per avere notizie ed informazioni sui fantomatici bonus e sulla possibilità di riaprire le attività.

Ed alla fine, se proprio lo volete sapere, nessuno vi dirà grazie: nè da Roma, nè da Napoli.