COMUNALI A BATTIPAGLIA. FORZA ITALIA CONTRO MIMMO VOLPE: “VORREBBE CONDIZIONARE LE ELEZIONI”

“Ho molto rispetto e stima di Mimmo Volpe, attuale sindaco di Bellizzi e politico navigato di grande esperienza. Ma, con tutto il rispetto, una città di oltre cinquantamila abitanti può permettersi intromissioni da parte della classe dirigente di un paese limitrofo, che vorrebbe (e non è il solo) condizionare le prossime elezioni amministrative di Battipaglia?”

Lo scrive il Consigliere Comunale e Provinciale di Forza Italia Valerio Longo.

Dal suo punto di vista tutto lecito, per carità. La vecchia Volpe ha tutto l’interesse a continuare a mantenere su Battipaglia un’amministrazione politicamente debole, sul piano interno e sovracomunale, in modo da svolgere le funzioni di sindaco ombra per cinque anni, per  condizionare la politica del territorio e subordinare Battipaglia a ruolo di semplice colonia (l’hanno fatto in passato e continuano a farlo). Ha già dimostrato tutta la sua bravura, ad esempio, nella gestione del Piano di Zona, vecchio e nuovo. Adesso mira al colpo grosso, cercando di mettere il cappello anche sulle elezioni. Dalla sua ottica, ovviamente, Volpe fa benissimo. In tutto questo però come si muoveranno i protagonisti attualmente in campo in vista delle elezioni? Accetteranno supinamente le imposizioni esterne? O viceversa cercheranno di costruire e rappresentare un progetto politico e amministrativo autonomo, finalizzato solo a cercare di risolvere i problemi di Battipaglia, per rilanciare la città e riportarla al ruolo che le compete di capofila dell’area vasta della Piana del Sele? Ovviamente esistono ancora i partiti, con i quali bisognerà necessariamente dialogare e ragionare per cercare di trovare una sintesi, sia a destra che a sinistra. Senza contare poi sulla presenza della civicità, molto attiva e presente sul nostro territorio, con la quale bisognerà fare i conti e confrontarsi. In ogni caso, l’unica condizione è che le alleanze che eventualmente si formeranno non si riducano esclusivamente ad alleanze elettorali, senza prospettiva e respiro politico. In questo caso sarà più facile per gli “esterni” condizionare la vita politica locale. Viceversa, qualunque formula alla fine prevalga, l’importante è che si basi su un progetto politico serio e forte, di lungo respiro, scandito anche dalla calendarizzazione della sua attuazione, non finalizzato alla gestione del potere, ma a governare la città. In questo modo sarà più facile poi mantenere i normali rapporti con gli altri enti su un piano paritario e squisitamente istituzionale, senza dover sempre soccombere, e dare finalmente alla città quella prospettiva di sviluppo economico, sociale e culturale della quale ha vitale bisogno.