Investita dai maggiorenti del Pd, Elly Schlein ha di fatto messo il sigillo sulla volontà di correre per diventare premier. Con un ragionamento che, senza citare Giuseppe Conte, era diretto a Giuseppe Conte. “Il Pd è il primo partito, è un perno fondamentale di questa alleanza”, ha ricordato la segretaria, e non per privilegio, ma perché quel ruolo se lo è “costruito sul campo, tornata dopo tornata”.
Insomma: prendendo più voti. Quando ci sarà da discutere della leader della coalizione si dovrà partire da qua. Ad ascoltarla, alla tre giorni che a Montepulciano ha riunito le correnti Pd di maggioranza, c’erano circa duemila persone. E i colonnelli:
Andrea Orlando dei Dems, Dario Franceschini di AreaDem e Roberto Speranza di Articolo Uno. Raramente il Pd di Schlein ha visto un così vasto e compatto schieramento. Mai alle chiusure delle feste dell’Unità, per esempio. Ma il vento è in poppa: le regionali sono andate come dovevano e la sfida delle politiche è ormai alle porte.
