SALERNO. ROBERTO CELANO: “BILANCIO DI PREVISIONE 2024, TANTI I DUBBI SULLE ENTRATE FISCALI”

Il Consigliere Comunale di Salerno Roberto Celano (Forza Italia), con una nota inviata ai Revisori dei Conti del Comune di Salerno, ha chiesto una serie di chiarimenti sul Bilancio di Previsione 2024 che la Giunta del Sindaco Vincenzo Napoli, appena qualche giorno fa, ha approvato, prima di essere discussa in Consiglio Comunale.

L’intervento di Roberto Celano riguarda, in modo particolare, alcuni aspetti del Bilancio di Previsione 2024.

Entrate da fiscalità propria: le previsioni per le voci relative al primo titolo di Bilancio appaiono non sostenute dalla preliminare acquisizione dei necessari parametri demografici, economici e sociali. Nel merito, il DUP è particolarmente carente, mancando di qualsiasi rilevazione idonea a suffragare le decisioni assunte. Suscitano perplessità le valorizzazioni delle seguenti voci: Tari per €
40,7milioni, che dovrebbe rispettare le prescrizioni dell’ARERA; Addizionale Irpef per €19,5milioni in assenza di qualsiasi riferimento agli scaglioni di reddito dei cittadini, rilevabili su siti dedicati.
Tale valore sarebbe “elevato”, di dubbia attendibilità, anche solo confrontandolo al risultato di un calcolo proporzionale che tenesse conto delle riscossioni evidenziate nell’ultimo consuntivo approvato e della variazione in aumento dell’aliquota relativa al 2024;
Imposta di soggiorno per € 1,2milioni senza alcun riferimento ai flussi concreti del 2023 per coloro che hanno soggiornato almeno un giorno; Addizionale comunale sui diritti di imbarco per € 0,7milioni che non è stata applicata per due anni di seguito nonostante la previsione contrattuale del decreto Aiuti. Su quest’ultimo punto, sarebbe grave se i relativi mancati incassi fossero posti successivamente a carico dei cittadini;
Gettiti derivanti dalla lotta all’evasione tributaria (pag. 22 della nota integrativa – tabella Entrate non ricorrenti) : previsione di € 14.260.000,00. Il valore, ripetuto anche per gli esercizi 2025 e 2026, appare assolutamente sovrastimato e necessiterebbe quantomeno di un riferimento concreto che possa dimostrare il grado di efficienza degli Uffici della riscossione e l’efficacia delle
azioni di recupero nella misura prevista;
Entrate da proventi di beni e servizi: previsione di € 36,9 mln. Il valore non è sostenuto da concreti riferimenti documentali, come i contratti per l’utilizzo dei beni di proprietà. In sede di approfondimento, non potrebbe essere omessa la verifica della regolarità della gestione dei beni e degli adempimenti formali;