Termovalorizzatore

TERMOVALORIZZATORE DI SALERNO. CALABRESE: “BENE RIVEDERE PIANO”, IANNONE: “IL GOVERNO INTERVENGA PER SBLOCCARE L’ITER”

«Siamo contenti che il ministro dell’Ambiente abbia finalmente preso atto di quanto noi sosteniamo da tempo, pur restando inascoltati: il piano regionale dei rifiuti è sovradimensionato rispetto alle reali esigenze del territorio». Così Gerardo Calabrese, assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, commenta le dichiarazioni di Andrea Orlando che si è detto disponibile al dialogo sulla questione del termovalorizzatore di Salerno. «L’impianto – ha sottolineato Calabrese – allo stato attuale, con un incremento della raccolta differenziata e una diminuzione nella produzione dei rifiuti, è inutile.

 

Come Comune di Salerno lo sosteniamo da tempo, tant’è che siamo stati tra i primi ad impugnare il piano regionale redatto dall’assessore regionale “incompatibile” all’Ambiente, Giovanni Romano. Le parole di Orlando – ha aggiunto Calabrese – testimoniano anche come la Regione Campania, alla fine, abbia partorito un topolino. Se vogliamo evitare una nuova sanzione da parte dell’Unione Europea è necessario rivedere al più presto quel piano. D’altronde – ha concluso – lo stesso ministro appena qualche settimana fa, aveva proposto una moratoria per i termovalorizzatori in Italia giudicati in numero superiore alle reali esigenze dei territori e, per questo, spesso inutilizzati».

 

QUESTO L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI SALERNO ANTONIO IANNONE 

«Il termovalorizzatore di Salerno è una infrastruttura necessaria, come tutte le opere umane ha un impatto sull’ambiente, ma è una soluzione che è stata adottata in tutti i Paesi civili». Lo dichiara il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone.
«In Campania – spiega – per le gravi responsabilità del passato (che sono ideologiche e di cattiva gestione) continuiamo a praticare la peggiore soluzione per la salute dei cittadini: sotterrare i rifiuti in discarica. Quando la competenza per il termovalorizzatore è passata alla Provincia in tre mesi è stata espletata la gara che altri non erano stati in grado di fare».
«Bisogna – conclude il presidente Iannone – rimanere ben saldi sulla linea di convinzione che quest’opera va realizzata e il governo nazionale deve offrire un contributo istituzionale decisivo perché già pesano come macigni un contenzioso amministrativo e delle procedure di esproprio dei suoli non trasparenti».

 

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