Candidato con la la lista Popolo di Capaccio Paestum, Fabio D’Alessandro ha le idee molto chiare sul percorso fin qui fatto e sul domani amministrativo della città.
Fabio D’Alessandro, dopo un anno si vota di nuovo…
Capaccio Paestum torna al voto a distanza di un anno, una situazione che, purtroppo, non avremmo voluto vivere. Questo ritorno alle urne è il frutto di un periodo di instabilità amministrativa che ha avuto un impatto negativo sulla città e sulle sue priorità. Le emergenze che affrontiamo sono sotto gli occhi di tutti: manutenzione stradale carente, decoro urbano trascurato, viabilità inefficiente, e un turismo che, purtroppo, non è stato gestito in modo sistematico e coordinato. C’è una percezione di discontinuità nella politica e di una città che non riesce a decollare, nonostante le enormi potenzialità che ha. La nostra comunità merita una guida stabile, capace di affrontare queste sfide con serietà e visione, senza promesse vane o soluzioni temporanee. Con Simona Corradino e la lista Popolo di Capaccio Paestum ci candidiamo con l’obiettivo di restituire alla città quella stabilità amministrativa che da troppo manca”.
Quale le idee?
“Abbiamo un progetto concreto, basato sull’ascolto delle esigenze dei cittadini e sulla ricerca di soluzioni pratiche per risolvere i problemi. Dalla manutenzione ordinaria, che deve essere una priorità, alla riorganizzazione dei servizi pubblici, dalla riqualificazione delle aree urbane alla promozione di un turismo che valorizzi il nostro patrimonio storico, culturale e naturale. Vogliamo un’amministrazione che risponda ai bisogni reali delle persone e che sia capace di progettare il futuro senza perdere di vista le necessità quotidiane. Il nostro obiettivo è quello di ricostruire il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, creando un governo cittadino che sia veramente al servizio della comunità, trasparente e vicino ai suoi cittadini“.
Perché la candidatura con Popolo di Capaccio Paestum?
“È una lista che deciso di abbracciare con convinzione il progetto di Simona Corradino perché rappresenta una visione chiara e orientata al cambiamento che la nostra città attende da troppo tempo. Simona è una persona che ha sempre messo al centro il benessere della comunità, ed è per questo che il suo programma è un progetto concreto, ambizioso e sostenibile, che si propone di ridare a Capaccio Paestum una guida stabile, un’amministrazione attenta ai bisogni dei cittadini e capace di affrontare le sfide che il nostro territorio sta vivendo. Le sue proposte sono il frutto di un ascolto reale delle necessità della città, e questo è esattamente ciò che ci ha spinto a sostenerla. Per me far parte di questa squadra è un’esperienza unica. Non solo perché lavoro al fianco di persone con una forte esperienza e passione per il nostro territorio, ma anche perché vedo quotidianamente come questa squadra stia collaborando in maniera ottimale, con un dialogo costante e un impegno che unisce tutti verso lo stesso obiettivo. Ognuno di noi porta competenze diverse, ma siamo tutti uniti da un comune denominatore: il desiderio di contribuire al cambiamento, di costruire una città che sia più inclusiva, più vivibile e più prospera per tutti i suoi abitanti. Credo fermamente che solo con il lavoro di squadra, unito alla determinazione di Simona e a una visione chiara per il futuro, riusciremo a realizzare quel cambiamento che Capaccio Paestum merita. Lavoriamo con un’unica direzione: migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, tutelare e valorizzare le nostre risorse, e creare un’amministrazione che sia finalmente vicina alle persone”.
In che modo affrontare le emergenze della città come la sicurezza?
Per affrontare le emergenze legate alla sicurezza a Capaccio Paestum, è fondamentale adottare un approccio integrato che coinvolga diversi livelli di intervento, in sinergia con le forze dell’ordine e con la comunità. Innanzitutto, bisogna rafforzare la presenza e l’efficacia delle forze di polizia sul territorio, aumentando la visibilità e l’operatività, soprattutto nelle zone più sensibili e nelle ore critiche. Questo non significa solo intensificare i controlli, ma anche migliorare la comunicazione e la collaborazione tra i cittadini e le istituzioni, creando un ambiente di maggiore fiducia e partecipazione. Parallelamente, è importante investire in tecnologie moderne per la sicurezza, come impianti di videosorveglianza in punti strategici della città, che possano non solo prevenire atti criminosi, ma anche agevolare le indagini in caso di eventi di rilevanza”.
Fondamentale la prevenzione in questo caso…
Certo, non possiamo limitare l’approccio alla mera repressione; la prevenzione è altrettanto fondamentale. Dobbiamo promuovere iniziative educative nelle scuole e tra i giovani, sensibilizzandoli sul rispetto delle regole e sui rischi connessi a comportamenti devianti. Allo stesso tempo, è necessario migliorare l’illuminazione pubblica e la cura degli spazi comuni per ridurre le situazioni di degrado che possono facilitare fenomeni di criminalità. Un altro aspetto essenziale riguarda la creazione di reti di quartiere, coinvolgendo i cittadini nella gestione della sicurezza a livello locale. Questo non solo favorisce una maggiore attenzione alle problematiche di sicurezza, ma crea anche un senso di comunità e di responsabilità condivisa”.